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Nuovo appuntamento con la storia delle vallate piemontesi per l'ultima tappa 2008 del ciclo di incontri "Montagne di Ieri, Uomini risorse comunità delle Alpi occidentali", promossi dall'Uncem Piemonte con l'apporto storiografico della Società di Studi Storici della Provincia di Cuneo e il contributo della Regione Piemonte.Il 4 ottobre a Oulx (TO) presso la sala consigliare del Municipio -piazza Garambois n.1 - verranno presentati nuovi studi e ricerche su una delle forme di autonomia più mitiche e anche più discusse vissute dai territori montani: gli Escartons. L'incontro "La Castellata e gliEscartons. Forme di organizzazione comunitaria nelle Alpi Occidentali (secoli XIII-XVIII)" intende infatti chiarire, con l'apporto di esperti italiani e francesi, da cosa furono caratterizzate dal puntodi vista legislativo, economico e culturale queste isoleamministrative autonome.Il convegno si pone come un momento di riflessione importante legato alla Fiera del Grand Escarton di Oulx di domenica 5 ottobre, una tradizione che risale al 1494, quando venne istituita a riparazionedei danni e delle spese sostenute dagli abitanti nel periodo in cui le truppe di Carlo VIII trovarono alloggio presso il capoluogo dell'Escarton.Dopo i saluti, previsti alle 9,30, da parte del Sindaco di Oulx Mauro Cassi, del Presidente della Comunità montana Alta Valle Susa Mauro Carena e dell'Assessore alla Cultura della Provincia di Torino Valter Giuliano, si parlerà dunque di Forme di organizzazione comunitaria e mobilità geografica. La sessione pomeridiana sarà dedicata al temaIdentità locali e mondo esterno, con l'intervento di studiosi italiani ed esperti di Parigi e Briançon.Il Presidente dell'Uncem Piemonte Lido Riba - a cui spetteranno le conclusioni della giornata - sottolinea: "la tradizione degli Escartons, con i suoi connotati che richiamano ad un antico modello di federalismo, costituisce non solo un patrimonio di conoscenzefondamentali ma anche una forma di relazioni istituzionali che dobbiamo attentamente rivisitare". Il presidente Carena aggiunge: "Il nostro territorio, in questo momento storico, ha particolarmentebisogno di una forte identità che deriva proprio dalle grandi esperienze amministrative del passato, così da operare al meglio in tempi moderni con nuove forme di autonomia e politica".Fonte: nicolita.it